Ep. 50 - Auto maledette (Parte 2)

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Nella seconda parte di “Auto maledette” parleremo di auto che non sono protagoniste di film dell’orrore, ma di storie vere non meno terrificanti, fatte di strani incidenti, a volte fatali, oppure protagoniste di eventi alquanto insoliti che potrebbero far pensare a fenomeni soprannaturali.Tra le auto nate male, la leggendaria Dodge 330 che tra gli anni ’60 e ’70 seminò terrore e morte nella località di Old Orchard Beach, nello stato del Maine, ne è senza ombra di dubbio la rappresentazione più alta, perché la sua pessima reputazione riguarda in parte l’intera produzione e in parte alcuni specifici esemplari, come quella che venne chiamata Golden Eagle. Si narra che alcune di queste auto siano state coinvolte in oltre 70 incidenti, con un numero di vittime stimato tra 19 e 32. Questa fu l’auto che ispirò Stephen King per il suo romanzo Christine, la macchina infernale, a cui seguì il celebre film per la regia di John Carpenter, nel 1983.Ma le auto maledette non sono un’esclusiva degli Stati Uniti d’America.Un esempio eloquente proviene dall'Europa orientale, dove negli anni '60 e '70, specie in Russia, Polonia, Bielorussia, Ucraina, Grecia e Mongolia, era diffusa la storia della "Volga nera", un'auto lussuosa costruita a Gor'kij, in Unione Sovietica, tra il 1956 e il 1970. Si narra che in questi anni questa limousine denominata GAZ 21, sia stata impiegata per rapire un numero imprecisato di persone che poi non sono più state trovare. Le presunte vittime erano belle ragazze, bambini soli o individui scomodi per la politica e la società.Questa terribile vicenda ispirò ben due film: “Dead End – Quella strada nel bosco”, film del 2003 diretto da Jean-Baptiste Andrea e Fabrice Canepa e “La macchina Nera”, titolo originale “The Car”, un film del 1977 diretto da Elliot Silverstein.…e non è ancora finita!Trova tutti i nostri podcast su www.podcastico.it  

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