Linee Mondiali - Il Qatar raccontato attraverso i suoi stadi: EP 2 - Sostenibilità ambientale

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Quando il Qatar ha iniziato a raccontare come avrebbe organizzato il proprio mondiale, il primo giocato in mezzo al deserto in un paese che non aveva nessuna struttura già pronta, ci ha sempre detto che sarebbe stata la prima coppa del mondo a impatto zero. Un mondiale ecologico, in grado di dare un esempio per il futuro in tema di sostenibilità e rispetto dell’ambiente.
 Il Qatar era certo di poter ridurre le emissioni creando un mondiale a portata di passeggiata, con stadi vicini tra loro che potessero ridurre la necessità di prendere aerei tra una partita e l’altra. Semplicemente, questo non è successo. Questo è solo un esempio, ma molti dei punti con cui il Qatar contava di creare un mondiale ecologico si stanno sciogliendo sotto il sole del loro deserto.
Un grosso contributo a scoprire la realtà lo ha offerto un report di carbon market Watch, una organizzazione non governativa con sede a Bruxelles che cerca di fare in modo che nelle decisioni legislative internazionali e non si tenga presente la necessità di abbattere le emissioni di anidride carbonica. Per questi mondiali hanno scritto un super report nel quale hanno analizzato ogni proposta ambientale del Qatar e l’hanno messa a confronto con la realtà, disegnando un quadro ben diverso da quello che la famiglia che regna il paese ha provato a raccontarci. Ne ho parlato con Daniele Rao, che ha collaborato alla stesura del report.
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