#137 Radici perdute e ritorno alle Origini

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In questo appassionante episodio di "Giardino Futuro," ascoltiamo la seconda parte dell'intervista a Guido Damini, il quale condivide una visione del futuro carica di preoccupazioni ma anche di speranza. Guido espone una visione distopica del domani, dove vede una società sempre più scollegata dalla natura, dai legami familiari e dalle interazioni sociali, spingendo verso un'atomizzazione crescente degli individui.Tuttavia, suggerisce che un futuro più roseo è possibile se ci ricolleghiamo alle nostre radici, valorizzando la connessione con la natura e i veri valori umani per combattere l'isolamento e l'alienazione che minacciano il nostro mondo.Durante l'intervista, Damini tocca anche il ruolo storico degli imperi, illustrando come la pace sia stata spesso una conseguenza del controllo imperiale e come ogni impero si basi su una narrazione convincente per prosperare.Le sue riflessioni si estendono al concetto di narrazione come strumento di potere e coesione sociale.Il consiglio centrale di Guido per affrontare il futuro è radicale ma profondamente umano: fare figli.Nonostante riconosca le sfide economiche di mantenere una famiglia numerosa nell'era moderna, sostiene che la procreazione è un traguardo vitale e un atto di fede che assicura la continuità personale e contribuisce positivamente alla società.Ascolta"Giardino Futuro" per esplorare queste tematiche profonde e scoprire come possiamo individuare e nutrire i collegamenti che definiscono l'essenza stessa della vita umana, in un mondo che cambia rapidamente.Non dimenticate di condividere il podcast, lasciare una recensione a 5 stelle e iscrivervi alla newsletter su www.giardinofuturo.it

#137 Radici perdute e ritorno alle Origini

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#82 La chiave di volta è l'Empatia
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