Il Lavoro Iniziale // Early Work

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Traduzione in italiano di Niccolò Ferrari dall’essay originale di Paul Graham "Early Work" [Ottobre 2020].Uno dei più grandi ostacoli che blocca le persone dal fare qualcosa di grandioso, è la paura di fare qualcosa di mediocre. E questa paura non è solamente irrazionale. Tanti grandi progetti attraversano una fase iniziale in cui non sembrano affatto promettenti, nemmeno agli occhi dei loro creatori. Dovete spingere attraverso questa fase per raggiungere ciò che di grandioso vi aspetta. Ma molte persone non lo fanno. La maggioranza di esse non raggiunge nemmeno la fase in cui stanno creando qualcosa del quale non vanno fieri, addirittura li imbarazza, e figuriamoci continuare a spingere fino alla sua conclusione. Sono così spaventate che non iniziano nemmeno.Immaginate se potessimo spegnere la paura che abbiamo di far qualcosa di poco valore. Immaginate quante cose faremmo in più.C’è anche solo una minima speranza di far sparire questa paura? Io penso di si. Penso che le abitudini che ci portano a ciò non abbiano radici profonde.Fare cose nuove è un'attività che non è nuova al genere umano. In realtà ci è sempre successo di fare cose nuove ma, fino agli ultimi secoli, succedeva in maniera così lenta, che non ce ne accorgevamo nemmeno. E siccome non necessitiamo di abitudini particolari per gestire idee nuove, non ne abbiamo sviluppate.Semplicemente, noi uomini non abbiamo abbastanza esperienza con le versioni iniziali di progetti ambiziosi, per sapere esattamente come gestirli. Noi li giudichiamo allo stesso modo in cui giudicheremmo un lavoro già portato a termine, oppure un progetto meno ambizioso. Non capiamo che le versioni iniziali di questi progetti sono qualcosa di particolare.O almeno, la maggior parte di noi non lo realizza. Uno dei motivi per cui penso che sia possibile migliorare è proprio il fatto che abbiamo già iniziato a farlo. Ci sono infatti già alcuni posti che stanno vivendo “nel futuro”. La Silicon Valley è uno di essi: una persona sconosciuta che sta lavorando su un'idea strana, non sarà automaticamente considerata di poco valore, come magari gli succederebbe a casa. In Silicon Valley, le persone hanno imparato quanto questo sia pericoloso.Il modo giusto per gestire le idee nuove è di trattarle come una sfida per la vostra immaginazione: non solo avere standard più bassi, ma proprio cambiare completamente prospettiva: passare dall’elencare i motivi per cui una idea non funzionerà, a trovare strade in cui essa possa farlo. E questo è quello che faccio quando incontro persone con idee nuove. Sono anche diventato abbastanza bravo nel farlo, ma ho dovuto fare molta pratica. Essere un partner a Y Combinator significa praticamente essere circondati continuamente da persone sconosciute che ti propongono idee strane. Ogni 6 mesi ne scopri migliaia di nuove, e devi imparare a navigare tra loro, sapendo che in un mondo in cui i risultati sono distribuiti con una legge di potenza, diventa facilissimo perdere l’ago in mezzo al pagliaio. L’ottimismo diventa quindi fondamentale.Tuttavia, spero che, con il tempo, questo tipo di ottimismo possa diffondersi abbastanza da diventare un'abitudine sociale, non solo un trucco usato da alcuni specialisti. Anche perché, in ogni caso, è un trucco estremamente lucrativo, e questi tipi di trucchi si diffondono sempre molto in fretta.Ovviamente, l’inesperienza non è l’unico motivo per cui le persone tendano ad essere troppo critiche verso le versioni iniziali di progetti ambiziosi. Lo fanno anche per sembrare più intelligenti. E in un mondo in cui le nuove idee sono rischiose, come ad esempio le startup, quelli che le criticano hanno, statisticamente, più possibilità di aver ragione. Semplicemente, le loro predizioni non sono bilanciate dal risultato finale.Purtroppo, c’è un altro motivo per cui le persone solitamente criticano le nuove idee. Se provate a creare qualcosa di ambizioso, molte delle persone attorno a voi sperano, consciamente o inconsciamente, che voi falliate. Si preoccupano del fatto che se voi aveste successo nella creazione di qualcosa di ambizioso, questo vi metta su un gradino più alto rispetto a loro. In alcune nazioni, questo non è solo un tratto individuale, ma un tratto che appartiene alla cultura del paese.Non direi che le persone in Silicon Valley sopprimano questo impulso perché sono moralmente migliori. Il motivo per cui molti sperano nel vostro successo è che sperano che il vostro successo possa elevare anche loro. Per gli investitori, questa speranza è palese. Vogliono che voi abbiate successo, perché sperano che li possiate rendere ricchi con esso. Ma molte altre persone che incontrerete, potrebbero sperare di beneficiare in un modo o nell’altro dal vostro successo. Al minimo, potranno dire di avervi conosciuto fin dall’inizio del vostro percorso, nel caso diventaste famosi.Ma anche se la spinta e l’incoraggiamento della Silicon Valley è dovuta ad un tornaconto personale, nel corso del tempo si è trasformata in una specie di benevolenza. Per così tanto tempo le startup sono state incoraggiate, che ora è diventato un’abitudine. Ora sembra addirittura che sia ciò che va fatto con le startup.Forse la Silicon Valley è un po’ troppo ottimista. Forse, rischia di essere facilmente ingannata dagli impostori. Molti giornalisti poco ottimisti tendono a crederlo. Ma la lista di impostori che solitamente citano è molto corta, e sempre adornata da asterischi (una delle mie favorite è sempre la storia di Theranos, ma se andiamo a guardare la cap table, non c’era nemmeno un’entità della Silicon Valley. I giornalisti sono stati fregati, la Silicon Valley no.) Se si usa il fatturato come metro di valutazione, l’ottimismo della Silicon Valley sembra essere più fondato rispetto al resto del mondo. E, siccome sta funzionando, questo ottimismo si diffonderà.Ovviamente, quando si parla di nuove idee, non si parla solamente di startup. La paura di fare qualcosa di mediocre spaventa e blocca le persone in qualsiasi ambito. Ma la Silicon Valley dimostra quanto velocemente le abitudini possano evolversi per supportare la nascita e crescita di nuove idee. Tutto ciò, a sua volta, prova che l’abitudine di criticare a priori le idee nuove non sia così tanto difficile da abbattere, in quanto abitudine dalle radici poco profonde nella società.Sfortunatamente, se volete fare cose nuove, dovrete affrontare un ostacolo molto più grande dello scetticismo altrui: il vostro scetticismo. Voi stessi giudicherete il lavoro iniziale in maniera troppo aspra. Come si può evitarlo?Questo è un problema difficile, perché non sarebbe nemmeno corretto eliminare completamente il terrore di far qualcosa di deludente. Questo terrore infatti vi spinge nella giusta direzione, verso un lavoro di valore. Semplicemente bisogna silenziare questa paura temporaneamente, un po’ come un medicinale analgesico fa sparire temporaneamente il male fisico.Sono già state scoperte svariate tecniche che funzionano con successo. Hardy, ad esempio, ne cita due, in “A Mathematician’s Apology”:* Il buon lavoro non è svolto da persone “umili”. È compito di un professore, ad esempio, in qualunque materia, esagerare un pochino la sua importanza, e la rilevanza di lui stesso per essa.* Se sovrastimate l’importanza di ciò su cui state lavorando, compensate così il vostro giudizio eccessivamente critico che avete sui risultati iniziali. Se guardate a qualcosa che è al  20% di un obiettivo che vale 100, oppure un 10% di un obiettivo che vale 200, la vostra stima riguardo il suo valore è corretta in entrambi i casi.Come suggerisce Hardy, un pizzico di eccesso di confidenza può aiutare molto. Ho notato come, in svariati ambiti, le persone di maggior successo sono confidenti oltre le loro capacità. A primo impatto, questo non sembra plausibile, in quanto a logica sarebbe ottimale avere una stima precisa delle proprie capacità. Quindi, com’è che avere una eccessiva confidenza possa essere vantaggioso? Semplicemente, questo errore di confidenza compensa per altri errori che vanno in direzione contraria: come ad esempio lo scetticismo altrui e proprio.L’ignoranza ha un effetto simile. È un errore comune valutare come completato un lavoro che in realtà è solamente all’inizio, specialmente se siete giudici poco severi. Non credo sia possibile sviluppare questa ignoranza, però è un tratto innato che dà dei vantaggi concreti, specialmente tra i giovani.Un’altra strada per attraversare con successo la fase iniziale di un progetto ambizioso è di circondarsi delle persone giuste, con cui farsi forza nel vento sociale avverso. Ma non è sufficiente raccogliere persone che vi incoraggiano. Dopo un po’ lo dareste per scontato. Dovete trovare colleghi che possano davvero distinguere un cucciolo di cigno da un brutto anatroccolo. Le persone che meglio riescono in questo sono quelle che lavorano a progetti simili al vostro, motivo per cui nelle università questo principio funziona in maniera perfetta. Non avete bisogno di istituzioni particolari per raccogliere colleghi. Si aggregano a voi in maniera naturale, quando spunta la possibilità. Tuttavia,  è anche molto importante accelerare questo processo cercando altre persone che stanno cimentandosi in progetti nuovi per conto loro.I professori sono effettivamente un tipo speciale di colleghi. È compito del professore comprendere le potenzialità di un progetto e incoraggiarvi a continuare. Ma i professori che sono bravi in questo sono, purtroppo, molto rari. Per cui, se avete la possibilità di imparare da uno di loro, fatelo.Per altri, una disciplina ferrea potrebbe funzionare: costringere e motivare voi stessi a spingere attraverso la difficoltosa fase iniziale senza scoraggiarsi è fondamentale. Purtroppo, questa strategia è piuttosto complessa da mettere in pratica con successo. E più si invecchia, più gli standard si alzano, più questo diventa difficile. I vecchi però, hanno un vantaggio a loro favore: hanno già vissuto esperienze simili.Può essere utile anche concentrarsi meno su a che punto siete e più sul ritmo di cambiamento. Non vi preoccuperete così del brutto stato in cui si trova il progetto, se vedete che sta lentamente migliorando. Questo è un’altro vantaggio dell’esser giovani: avete blocchi temporali molto più lunghi.Un altro trucco comune consiste nel considerare inizialmente il progetto nuovo come un qualcosa di differente, meno ambizioso. Ad esempio, iniziare un dipinto dicendo che è solamente un piccolo schizzo, oppure un nuovo software dicendo che è un banale hack. Così facendo potrete giudicare il lavoro in un’ottica meno critica. Una volta che il progetto sta crescendo, potete poi passare a definirlo come qualcosa di più ambizioso e impegnativo.Questo sarà più facile se usate metodi che vi permettono di lavorare velocemente e non richiedono un eccessivo impegno iniziale. Ad esempio, è facile convincersi che una figura sia solamente uno schizzo se lo fate su un quadernino, piuttosto che con lo scalpello in un blocco di marmo. E poi, otterrete un risultato iniziale più in fretta.Sarà inoltre più facile cimentarsi in un progetto rischioso se lo considerate come un modo di imparare  e non solamente un lavoro vero e proprio. In questo modo, anche se il progetto dovesse rivelarsi un fallimento, ne avrete comunque tratto un beneficio. Se il problema è definito in maniera abbastanza netta, il fallimento si tramuta infatti in conoscenza: se il teorema matematico che state provando a dimostrare si rivela falso, o se in una costruzione utilizzate un elemento strutturale che si rivela sottodimensionato e cede, avrete comunque imparato qualcosa, anche se non coincide con il risultato sperato.Un elemento che funziona particolarmente bene per me è la curiosità. Mi piace cimentarmi in cose nuove anche solo per la curiosità di vedere il possibile risultato. Abbiamo ad esempio iniziato Y Combinator con questo spirito, ed è uno dei motivi più importanti per cui io continuavo a lavorare su Bel. Avendo lavorato per così tanto tempo con svariate varianti di Lisp, ero davvero curioso di vedere quale fosse la sua vera forma: volevo capire cosa avrei ottenuto se avessi seguito l'approccio assiomatico fino in fondo.Effettivamente, è un po’ strano dover utilizzare questi giochetti mentali con voi stessi per evitare di scoraggiarvi durante le fasi iniziali di un lavoro. Ciò di cui provate a convincervi è in fin dei conti la verità. Una iniziale versione mediocre di un progetto ambizioso è davvero più di valore di quanto in realtà non si pensi. A dire il vero, è proprio questo che dovreste insegnare a voi stessi.Un modo per farlo è studiare le storie delle persone che hanno compiuto imprese eccezionali. Cosa pensavano inizialmente? Quale è stato il primo passo che hanno fatto? A volte può essere difficile avere una risposta precisa a questa domanda, perché le persone sono spesso imbarazzate a ripensare ai loro primi passi, e non le condividono volentieri (erroneamente). Ma quando ottenete una fotografia reale dei primi passi che qualcuno ha fatto in un percorso di successo, spesso sono passi instabili, non grandiosi.Forse, se studiate abbastanza queste storie, potrete insegnare a voi stessi ad essere meno critici durante le fasi iniziali. E quindi sarete immuni allo scetticismo altrui, e alla vostra paura di far qualcosa di insignificante. Inizierete a considerare il lavoro per quello che effettivamente è.È curioso come la soluzione al problema delle critiche eccessivamente aspre consista davvero nel realizzare che i nostri atteggiamenti verso di loro sono anch’essi mediocri. Considerare tutto con lo stesso standard è sempre una versione 1. Stiamo lentamente adottando abitudini migliori in questo aspetto, e possiamo già vedere i risultati grandiosi che ci attendono. This is a public episode. If you would like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit paulgrahamita.substack.com

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