Il gruppo Wagner: l’ombra del Cremlino dietro i mercenari russi collegati a massacri di civili in Africa

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A Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, c’è una statua che rappresenta combattenti russi in tenuta da assalto. Nel 2020 in pieno periodo elettorale il presidente Faustin Archange Touadera fece appello a forze esterne mentre sulla città avanzavano gruppi di oppositori armati. Quella statua è di fatto un riconoscimento, un segno di gratitudine verso quei paramilitari così bene addestrati e senza incertezze nel “ristabilire l’ordine”. Sempre nella Repubblica Centrafricana, qualche mese dopo hanno cominciato a circolare t-shirt con un messaggio inequivocabile: “Je suis Wagner”. Chi sono e come operano questi uomini così bene addestrati, temuti e la cui presenza in Africa ha una dimensione politica oltre che militare? 

Il gruppo Wagner: l’ombra del Cremlino dietro i mercenari russi collegati a massacri di civili in Africa

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