La chiave di volta: mai natə, mai mortə
Il punto cruciale toccato dalla sentenza del Sileno riguarda la nascita. Una volta nati, infatti, siamo costretti a scegliere la vita o la morte. Ma se non fossimo mai nati, non ci sarebbe la necessità di scegliere tra la vita e la morte. Solo se siamo convinti di essere nati, possiamo porci la domanda: “È meglio vivere o è meglio morire?”. Se non fossimo mai nati, invece, saremmo niente, oppure saremmo eterni. In entrambi questi due casi, quindi, se non fossimo mai nati, sarebbe impossibile vivere e morire. Se fossimo nulla, dal “ni-ente” non potrebbe nascere né morire alcun “ente”; se fossimo eterni, dall’eterno non potrebbe nascere né morire alcun eterno, poiché sarebbe già da sempre e per sempre eterno. La domanda di senso che ci poniamo dinnanzi alla morte è, quindi, una questione che tiene nel suo abbraccio il senso dell’esistenza (vita e morte assieme) e che finisce per interrogarsi, oltre che sul senso della morte, anche sul senso della nascita.
La chiave di volta: mai natə, mai mortə