Additivi per applicazioni pre e post stampa digitale (Prima parte)

Data rilascio:

In ceramica, il passaggio dalla decorazione "a contatto" per mezzo di retini serigrafici (e rulli siliconici) alla decorazione digitale a getto di inchiostro ha certamente rivoluzionato il settore aprendo nuovi orizzonti e ampliando esponenzialmente le possibilità estetiche del materiale ceramico.Se da un lato la nuova tecnologia ha permesso di eliminare alcune problematiche legate al vecchio sistema applicativo, nuove criticità da monitorare, prevenire o risolvere si sono fatte strada lungo le linee produttive.Il nuovo scenario ha infatti costretto a porre una diversa attenzione alle applicazioni che avvengono sulla linea sia prima che dopo la fase che coinvolge la stampante digitale. In particolar modo, la diversa natura degli inchiostri utilizzati - che ad oggi sono ancora in larga misura a base solvente - rispetto a tutte le applicazioni a base acquosa (engobbi, smalti, graniglie, etc) che si susseguono lungo la linea di smalteria generano una sorta di incompatibilità (idrorepellenza) che rischia di compromettere il buon risultato di stampa.Allo stesso modo, lo smalto che dovrà ospitare su di sè la successiva applicazione di inchiostro, se non additivato in modo appropriato, potrebbe presentare problemi di eccessivo o insufficiente drenaggio se non addirittura fenomeni di assorbimento disomogeo dell'inchiostro.In tutti questi casi come occorre intervenire? Cosa sono e come si comportano i PRIMER di norma coinvolti in questo tipo di attività?

Additivi per applicazioni pre e post stampa digitale (Prima parte)

Titolo
Additivi per applicazioni pre e post stampa digitale (Prima parte)
Copyright
Data rilascio

flashback